Sindrome di de Clerambault: dallo stalking all’amore criminale

“Amore e Psiche” dello scultore italiano Antonio Canova

Io amo te, tu non ami me, io odio te. Lo scrittore McEwan descrive l’amore che dà luce alla follia. Insieme a quella di Stoccolma, anche la sindrome di de Clerambault genera un comportamento deviante dell’individuo. Si tratta di un fenomeno in crescente ascesa che non fa distinzione tra i sessi, bensì risultino le donne maggiormente colpite da questo disturbo delirante.

L’erotomania e la sindrome di Gaëtan Gatian de Clerambault sono sinonimi che stanno a definire quel fenomeno derivante da un amore ossessivo non corrisposto. Si tratta di una patologia generata dalla convinzione di essere oggetto di attenzioni amorose di una persona, la quale – di riflesso – diviene l’unico soggetto d’amore e di ossessione. Da quel momento la psiche comincia a creare un mondo parallelo e fantastico in cui gli elementi tipici di una relazione vengono a manifestarsi. Uno sguardo, un movimento vengono interpretati come gesti d’amore e scatenano una reazione compulsiva nei confronti dell’oggetto desiderato.

Si attraversano tre fasi. Il primo step è quello dell’attesa di una dichiarazione ed è la fase che dura più a lungo (molte volte resta unica). Si aspetta che il soggetto amato esterni i sentimenti immaginati e, raramente, vengono generati comportamenti derivanti da una gelosia ossessiva. Qualora questi vengano a presentarsi, si è già nella seconda fase. Solitamente è il rifiuto a portare l’erotomane alla depressione e alla violenza verso il soggetto amato e verso se stessi. Spesso si sono ravvisati casi di suicidio o tentato tale. Fuori controllo è la caratteristica della terza fase. Qui si sfocia nel, cosiddetto, amore criminale. La persona amata diventa la vittima di persecuzioni – atteggiamenti conosciuti come stalking nella società attuale – e di aggressioni fisiche che possono arrivare fino all’omicidio.

Non sempre colui affetto dalla sindrome di Gaëtan Gatian de Clerambault rivolge le sue attenzioni verso qualcuno vicino alla sua vita. Numerosi i casi in cui la devozione amorosa è rivolta a personaggi famosi del piccolo e grande schermo. Attraverso interviste, fotografie e filmati – il disturbato interpreta i segnali dell’amore che gli viene segretamente celato.

L’amore ossessivo non corrisposto è un amore, tendenzialmente, romantico. È un sentimento che non si perde d’animo nonostante la (presunta) timidezza nel dichiararsi della persona amata. Molti comportamenti – sintomatici del disturbo – possono appartenere a qualsiasi relazione. La gelosia, il senso di insicurezza, l’interpretazione di gesti e frasi non sono – in sé – segnali della comparsa della sindrome, bensì della fase dell’innamoramento di qualsiasi persona normale. Il cronicizzarsi delle attenzioni, le scarse capacità logiche e razionali nel trarre le giuste conclusioni sul rapporto analizzato, la perdita del controllo emozionale: questi i segnali, invece, che devono preoccupare le persone vicine al potenziale erotomane. Nei casi più gravi l’unica soluzione è la consultazione di uno specialista anche perché è la schizofrenia a prendere il posto della razionalità nei soggetti affetti da questo disturbo delirante.

Roberta Santoro

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