Processo calcioscommesse, le sentenze di secondo grado sul primo filone di Cremona

La Corte di Giustizia Federale ha parzialmente accolto 7 ricorsi di club e tesserati contro le sentenze di primo grado sul primo filone cremonese del calcioscommesse

La Corte di Giustizia Federale ha parzialmente accolto 7 ricorsi di club e tesserati contro le sentenze di primo grado emesse dalla Commissione Disciplinare Nazionale in relazione al primo filone del calcioscommesse, relativo all’inchiesta condotta dalla Procura di Cremona. In virtù della decisione odierna, al Pescara è stata annullata la penalizzazione di 2 punti, convertita in un’ammenda di 30.000 euro; ridotte anche le penalizzazioni di Novara e Siena (entrambe da  -4 a -3), Albinoleffe (da -15 a -9), Reggina (da -4 a -3) e Monza (da -5 a -4). Tra i tesserati, ridotte le squalifiche di Franco De Falco (da 3 anni e 9 mesi a 1 anno e ammenda di 30.000 euro) e Gianluca Nicco (da 3 anni a 1 anno e ammenda di 30.000 euro). Respinti invece i reclami di Siena, Spezia, Empoli, Sampdoria e Padova e tutti gli altri dei singoli tesserati. Inammissibili i ricorsi della Nocerina, del Vicenza, del Barletta, in parte inammissibili e in parte respinti quelli del Cesena e del Gubbio.

AI procedimento di appello, le cui udienze si sono svolte tra lunedì e martedì scorsi, hanno preso parte 10 dei 14 club (non hanno presentato ricorso la dilettante Avesa e le fallite Ancona, Piacenza e Ravenna) e 30 dei 33 tesserati (tutti tranne Cossato, Paoloni e Santoruvo) condannati in primo grado. Sono stati 47 i ricorsi presentati (comprese le parti terze e le associazioni di consumatori e tifosi), 51 le parti intervenute comprendendo anche Atalanta, Cremonese, Grosseto, Modena, 110 gli interventi.

Fonte: Figc.it

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