Napoli domina e umilia la Juventus

Callejon e compagni festeggiano secondo gol di Mertens

Callejon e compagni festeggiano secondo gol di Mertens

Il Napoli umilia la Juventus al San Paolo regalando una notte magica ai suoi tifosi. Gli uomini di Benitez hanno macinato gioco, occasioni da rete per tutti i novanta minuti costringendo i campioni d’Italia a rintanarsi nella propria metà campo come una provinciale. Il primo tempo dei partenopei è stato perfetto. Hamsik sblocca il risultato ma la rete è annullata per fuorigioco, giusto, ma la terna arbitrale non vede quello di Callejon sul vantaggio azzurro. Come successe nella partita di andata che il fuorigioco di Llorente di ventuno centimetri non fu visto dalla terna arbitrale, così non è stato visto quello dello spagnolo azzurro. I tifosi azzurri adesso aspettano di vedere che alla Juventus in casa sia fatto ripetere un rigore a Torino dopo averlo segnato, come successe al Napoli due anni fa proprio contro i bianconeri. Nella ripresa gli ospiti tentano una timida reazione ma è subito spenta. Abiol spadroneggia in area, Henrique fa su e giù sulla fascia, Insigne e Callejon fanno ammattire centrocampo e difesa juventina.

Conte inserisce Isla, Marchisio e Vucinic per Asamoah, Pogba e Osvaldo. I cambi non servono a nulla questo Napoli stasera non si batte. Benitez decide di far entrare Mertens, Pandev Dzemaili per Higuain, Hamsik (strepitoso) e Callejon. Proprio i primi due sono gli artefici del raddoppio azzurro. Il macedone fa partire un lancio dalla sinistra per Mertens che controlla di petto, salta Marchisio e con un destro in diagonale batte Buffon. Ai bianconeri saltano i nervi. Chiellini dopo la tirata di capelli a Cavani nella passata stagione, mentre cade, casualmente, rifila una scarpata a Mertens. Vidal prima scambia l’area di rigore azzurra per il golfo di Napoli tuffandosi, ammonito per simulazione decide di rifilare un calcione nella seguente azione a Insigne ma non è visto. Orsato, forse intenerito, da sei minuti di recupero. La sconfitta fa saltare i nervi a Conte che si lamenta dei molti infortunati, delle molte partite giocate e che il Napoli ha speso cento milioni nella campagna acquisti. Il tecnico pugliese, dimentica che gli azzurri a differenza dei suoi giocatori hanno sul groppone due partite in più, le semifinali di coppa Italia e il club partenopeo ha una lista infortunati ben più lunga che è durata tutta la stagione come: Zuniga, Mesto e in ultimo il portiere Rafael senza dimenticare i problemi di Behrami. Sui cento milioni è vero ma gli azzurri ne hanno incassati settanta e con un passivo di ventinove milioni se invece vediamo il triennio di spese juventino sotto di lui: nel 2011/2012 i dirigenti torinesi hanno investito 100 milioni di euro incassandone solo venti. Nella scorsa stagione sessantotto con 23.000.000 d’introiti. Quasi 170 milioni di euro investiti in due anni, con un passivo da 120 milioni. Senza considerare il monte ingaggi. I bianconeri però hanno problemi con la matematica si avviano a vincere il loro trentesimo scudetto ma loro sono convinti che sia il trentaduesimo.

Ciro Florio

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