Milano Moda Donna: da Gucci ad Armani, si reinventa la figura femminile

Milano Moda Donna: 65 presentazioni, 71 sfilate, 135 marchi delle grandi maison

Cala il sipario sulle passerelle di Milano Moda Donna e gli stilisti tirano le somme sulla riuscita delle nuove collezioni primavera/estate 2013. Sono 135 i marchi delle migliori case di moda che hanno visto i loro abiti sfilare riproponendo, in ogni veste, una nuova donna per l’anno prossimo. C’è chi la vede casual, chi sofisticata, chi – invece – brillante. I riflettori hanno accompagnato 71 sfilate e 65 presentazioni, ma è sempre grande l’emozione che trasmettono. Le linee, i colori, i tessuti. Tutte le maison reinventano la figura femminile. Alcune di più, alcune di meno. Ma le sfilate sono piaciute per l’82,3 percento. Tutte hanno avuto critiche e apprezzamenti, ma – secondo i dati raccolti da Sentimeter su oltre 6000 post  – a conquistare gli italiani è stato Gucci con  trenta punti percentuali. Armani e Versace, con un paio di punti di differenza, hanno trovato assenso dagli stranieri. La donna Gucci è aristocratica nell’essenza e nell’apparenza. Dal contenuto alle espressioni, tutto trasuda eleganza e essenzialità. Una nuova concezione di chic, senza quella puntigliosa vena negativa che ha caratterizzato questa definizione.

Sfilata Gucci

Sono ritratti di donne aristocratiche – spiega Frida Giannini- che sprigionano allure con un’estetica pulita, precisa, definita. L’ispirazione e’ partita guardando le foto storiche di Richard Avedon e di Gian Paolo Barbieri. Con le loro donne-icona”. Pantaloni morbidi associati a bluse a collo alto, nuance che spaziano dal giallo sidro al blu elettrico – con particolare attenzione al total black e total white per la sera organizzati tra organza e tulle. Diversa è la concezione della donna di Giorgio Armani. Rigorosa e versatile, la linea femminile dello stilista fa trasparire la sicurezza – caratteristica determinante per una figura caleidoscopica e brillante. Seta leggera ed organza demandano ad una praticità unica nel suo genere grazie ai tagli morbidi dei soprabiti e dei pantaloni. Le nuance variano dal nero al grigio perla, per passare al turchese e agli azzurri miscelati con il bianco. La particolarità sta nella scelta delle scarpe. Due proposte lontane anni luce. Da un lato un lato il tacco alto impreziosito da cristalli, dall’altro abbiamo una scarpa bassa – modello uomo – con tacco basso in argento.

Sfilata Giorgio Armani

Oversize la scelta di Donatella Versace. Provocante e sensuale in shorts e abitini, ma abbondante negli accessori. Occhiali da sole invadenti, borse impreziosite da borchie, per non parlare dei grandi orecchini e collier che la stilista ha fatto indossare alle sue modelle. Si spazia da un romantico grigio associato al nero ad abiti multicolor come caftani di una eleganza unica. Sandali oro sotto completi safari-style hanno conquistato anche le avventurose dalla linea elegante. L’uso dell’arancio, però, ha fatto da padrone.

Sfilata di Donatella Versace

Nonostante alcuni minidress, è stato promettente vedere abiti “portabili” anche dalle persone più in carne delle modelle. Lo stile morbido adottato dalla molteplicità degli stilisti ha fatto sì che il pubblico potesse riavvicinarsi ad un mondo – quello della moda – sempre più caratterizzato da scandali come droga, disturbi alimentari e irascibilità dei personaggi in gioco.

Roberta Santoro

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