Maradona, il fisco, la politica e il Napoli. Il ritorno del Pibe de Oro

Diego Armando Maradona, tornato a Napoli lunedì scorso

Diego Armando Maradona, tornato a Napoli lunedì scorso

Diego Armando Maradona, è approdato a Napoli tra gli applausi e i cori di tantissimi tifosi del Napoli, o comunque napoletani, che non lo hanno mai dimenticato. A Napoli la notizia del giorno, ieri 25 febbraio, è stata questa:  altro che elezioni, Pd, Pdl, movimento 5 stelle e tutto il resto. A Napoli da due giorni non si parla che di Maradona e del suo ritorno. Si tratta del più grande calciatore di tutti i tempi che ha portato la formazione azzurra a vincere, tra le altre cose, due scudetti e una coppa Uefa, quindi è giusto che sia ricevuto con tutti gli onori del caso e che sia così ben ricordato nel cuore di tutti i tifosi e gli appassionati del calcio.

Peccato che Maradona non sia a Napoli per parlare di calcio. Il Pibe de Oro vuole e deve parlare del Fisco, dei suoi problemi e di una cartella da circa 40 milioni di euro di Equitalia per imposte dovute all’Agenzia delle entrate. “Sono venuto a Napoli a metterci la faccia” ha dichiarato Maradona che certo non vuole tirarsi indietro e ha aggiunto di voler credere nella giustizia italiana. “Dicono che molte volte la giustizia non esiste – ha spiegato – voglio credere che per me la giustizia esiste. Io sono una vittima”.

Parole che da Napoli hanno conquistato la ribalta nazionale e che hanno ricordato quelle di molti altri illustri “tartassati”. Il tutto mentre arrivavano notizie sul voto degli italiani che proprio domenica e lunedì scorso sono stati chiamati ad eleggere i propri rappresentanti in Parlamento e per lo più hanno riconfermato coloro i quali hanno proposto e votato o non si sono opposti al condono fiscale. E allora si potrebbe fare un parallelo tra gli italiani che inneggiano un campione che torna con quelli che votano e non si può non pensare a come, in questo paese, basta essere un pò “famosi” per vedersi perdonare tutto. La speranza  in merito alla vicenda Maradona e che se l’argentino riuscirà a chiarire e risolvere i suoi problemi con il fisco sia perché sarà riuscito a dimostrare di essere nel giusto e non per meriti “calcistici”.

A confermare che Maradona voglia proprio dimostrare la sua innocenza ci ha pensato anche il suo legale Angelo Pisani che riferendosi al suo assistito ha spiegato che “ha il massimo rispetto per le istituzioni italiane, vuole incontrare i rappresentanti del fisco per valutare tutta la documentazione che lo riguarda”. Pisani ha inoltre ricordato che “non esiste nessuna sentenza di condanna a carico di Maradona, che vuole parlare con il capo dello Stato per far comprendere che non si può perseguire un cittadino per un accertamento fiscale inesistente”.

Già, il capo dello Stato, che nei prossimi giorni avrà incontri ben più importanti con i leader politici e i capi delle coalizioni che devono provare a formare un governo. Chissà se Napolitano troverà il tempo anche per incontrare Maradona che nella sua giornata napoletana ha anche guardato il suo Napoli, che sul campo dell’Udinese ha sprecato un’altra occasione per tenere il passo della Juventus. Il tutto a pochi giorni proprio dalla sfida con i bianconeri, stavolta quelli di Torino, forse l’ultima chiamata scudetto per gli azzurri. “A me, come tanti allenatori – ha detto l’ex campione argentino – piacerebbe la panchina del Napoli. Ma dobbiamo rispettare chi c’è adesso,Mazzarri sta facendo un grandissimo lavoro”. Ma poi Maradona ha concesso e si è concesso una speranza: “Magari quando andrà via…”.

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