Maltempo in cifre: un quadro dei danni

Alluvioni: si contano i danni

200 milioni di euro i danni provocati dall’alluvione a Genova, per un totale di 1miliardo di danni in Liguria. 120 mila euro i danni causati dal maltempo a Torino tra strade ed edifici comunali.  Per il settore primario 25milioni di danni.

La Confagricoltura (Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana) sottolinea che, attraverso le sue sedi regionali, è in prima linea nelle operazioni di soccorso in Liguria e in Piemonte, regioni gravemente colpite dalle alluvioni. “I danni al settore primario – stima la confederazione -ammontano a 25 milioni di euro. Orti con coltivazioni in pieno campo allagati e seminativi a rischio in Piemonte, aziende zootecniche isolate in provincia di Genova, oliveti distrutti e vigneti gravemente danneggiati in provincia di La Spezia dove, in alcune aree, come la Val di Vara, il tessuto agricolo è stato completamente spazzato via”. “Tutto ciò – sottolinea Confagricoltura – ha una sola origine: l’abbandono del territorio. Occorre – conclude la confederazione – riconoscere in maniera ferma e decisa il ruolo di ‘custodi del territorio’ agli agricoltori, favorendone il ritorno alla terra”.

Lo sottolinea la Coldiretti (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti)rendendo noti i risultati di un monitoraggio effettuato in seguito all’ondata di maltempo che ha colpito il Paese. “E’ necessario intervenire per invertire una tendenza che mette a rischio la sicurezza idrogeologica di tutto il paese, come dimostrano i fatti recenti. Se si continua a ‘consumare’ campagna – conclude l’associazione agricola – sostituendola con zone cementificate e, contestualmente non si creano le condizioni perché l’acqua possa defluire, il risultato non può che essere l’aumento dei rischi per frane ed alluvioni”.

Toscana prima, Genova poi, e ancora Napoli , l’Elba, Basilicata, Puglia. Un grave danno anche culturale che ha  distrutto monumenti e opere d’arte inestimabili.  Sono aperte le trattative con l’Unione europea per riprogrammare i fondi comunitari dell’asse 1 del Por , piano operativo regionale, ed è stata aumentata l’accisa sui carburanti.  Il quadro è drammatico con danni ingenti per:  imprese di commercio, del turismo , dell’ artigianato e dell’ industria.  La domanda è : Potevano essere previste queste esondazioni? Soprattutto a Genova. Adesso si cercano soldi per le città colpite.

Giuseppina De Angelis 

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