Legge Levi sul prezzo del libro: nuovi scenari di mercato


Un classico bollino di sconto del 15 percento

Il 1 Settembre 2011 è entrata in vigore la legge Levi, dal nome del promotore On. Riccardo Franco Levi , già approvata lo scorso 20 Luglio dal Parlamento.

1. La presente legge ha per oggetto la disciplina del prezzo dei libri.

2. Tale disciplina mira a contribuire allo sviluppo del settore librario, al sostegno della creatività letteraria, alla promozione del libro e della lettura, alla diffusione della cultura, alla tutela del pluralismo dell’informazione.

A molti italiani la legge, che è stata già battezzata legge anti-Amazon, non è piaciuta. Stop agli sconti selvaggi che nel periodo pre-Levi andavano anche dal 45% al 65%.

Il colosso americano della vendita on line ha risposto e risponde : “Caro cliente, sembra ormai certo che dal 1° Settembre entrerà in vigore una legge sul prezzo dei libri in lingua italiana. In ottemperanza con questa legge, continueremo a scontare liberamente i titoli fuori catalogo o su cui la legge non viene applicata, e a offrirti ottimi prezzi sulla nostra selezione di milioni di titoli in lingua straniera. A breve ti offriremo inoltre la possibilità di scegliere tra un catalogo di centinaia di migliaia di libri usati. Ti offriamo ora un’ultima possibilità di acquistare fino alle ore 19:00 del prossimo 31 agosto i tuoi libri preferiti a prezzi mai più ripetibili. Oltre 235.000 libri in italiano che ti proponiamo con uno sconto di almeno il 40% sul prezzo di copertina.”

Negli ultimi giorni del periodo pre- Levi i carrelli on line sono stati riempiti da megaordini ed è stata una vera caccia agli ultimi super-sconti  : Feltrinelli 30%, Bol.it 40%, Deastore 30%, Rizzoli 35% , Ibs 30%, e Amazon 40%.

Tuttavia un libro non è solo un affare d’oro acquistato su Amazon.it.  La legge Levi fissa un tetto agli sconti che le librerie (e ogni genere di rivenditori) potranno applicare ai libri venduti “con qualsiasi modalità”, quindi anche “per corrispondenza”.  Tali sconti non potranno superare il 15% dei prezzi di copertina, in casi particolari si potrà arrivare fino al 20% (si parla solo di fiere e manifestazioni internazionali tipo il Salone del Libro di Torino o di associazioni no profit, biblioteche, musei pubblici, scuole) ed anche al 25% (nel caso di promozioni della durata massima di un mese ma comunque vietate in dicembre.) .

La legge andrebbe quindi a favorire l’attività dei piccoli e medi editori e ad aiutare le piccole librerie indipendenti, poiché spostare la concorrenza dallo “sconto” al “prezzo di copertina” darà l’opportunità di esistere a un numero molto alto di editori e librai. Il  lettore avrà un mercato editoriale più aperto che tutela anche la qualità e la “bibliodiversità” (indispensabile diversificazione della produzione editoriale messa a disposizione del lettore) . Gli sconti senza limiti hanno portato invece ad avere una concorrenza di pochi , mentre in Italia sono molte le case editrici. Per legge il lettore non avrà più sconti elevati sui libri, ma continuano ad esserci le biblioteche, il remainder, le collane tascabili, e quant’altro questo rinnovato mercato riuscirà ad offrire o reinventare.

Giusy De Angelis 

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