Laziogate, Renata Polverini si è dimessa

Renata Polverini lascia prima di essere sfiduciata. Sono le 8 di sera quando la governatrice si presenta in conferenza stampa

Renata Polverini lascia prima di essere sfiduciata: «Comunico ciò che ho detto ieri a Napolitano e poi a Monti: le mie dimissioni irrevocabili da presidente della Regione Lazio».

Sono le 8 di sera quando la governatrice si presenta in conferenza stampa. Difende l’azione della Giunta: «Con il blocco della mia azione riformatrice ci saranno gravi ripercussioni sul Paese: abbiamo fatto 5 miliardi di tagli perchè lo volevamo e perchè abbiamo avuto come effetto il dimezzamento del disavanzo sanitario portandolo a 700 milioni». E attacca il Consiglio regionale «indegno».

Non mi hanno lasciato lavorare, sostiene: «La Regione Lazio di Renata Polverini ha lo stesso rating del governo Monti, ce lo hanno comunicato venerdì durante il consiglio sui tagli».

La decisione è maturata dopo gli sviluppi che rendono concreto il raggiungimento dei 36 consiglieri dimissionari, con l’Udc che ha annunciato alla Presidente della Regione l’intenzione di ritirare la fiducia dei suoi consiglieri, quello di Fli si è dimesso e quello dell’Api ha dato la sua disponibilità.

Casini e Cesa avevano convocato per domani l’ufficio politico del partito al quale parteciperanno i sei consiglieri regionali del Lazio dell’Udc per convincerli a dimettersi, seguendo l’esempio dei loro collegi dell’opposizione.
Non ce n’è stato bisogno. La governatrice lascia e il consiglio decade.

«Io credo che dopo il marcio che è emerso, dopo la cupola che ha fatto venire fuori uno schifo, la cosa migliore, ma è la mia opinione e potrò andare in maggioranza o minoranza è che bisogna restituire parola ai cittadini», ha commentato il leader dell’Udc al Tg3.

La governatrice del Lazio aveva incontrato oggi il segretario politico del Pdl, Angelino Alfano. Presenti al confronto, durato circa quaranta minuti, anche Gianni Letta, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Lupi. Letta ha lasciato la riunione dopo una ventina di minuti. Dentro, Alfano avrebbe cercato di convincere la governatrice ad andare avanti, portando a casa quanto meno il taglio dei fondi deciso in Consiglio regionale. Polverini però è andata avanti per la sua strada. Resta da capire il ruolo di Silvio Berlusconi: probabile che la sua moral suasion su Polverini non abbia sortito i risultati sperati.

Fonte: LA STAMPA.IT

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