Juventus – Napoli 0 – 2. Finale Coppa Italia, le pagelle del direttore Marco Branca

De Sanctis – 6,5 – Salva, con l’aiuto di Quagliarella, il risultato quando si era sull’uno a zero con una parata in stile Garella. Bene anche sul tiro di Marchisio nel primo tempo.

Cannavaro – 7 – Stavolta la rivalità con la Juve la sente davvero e sfodera finalmente una prestazione degna della fascia che indossa. Impeccabile.
Campagnaro – 7 – Ottimo sia in fase difensiva che in quella offensiva. L’argentino è in netta ripresa dopo una stagione molto deludente.
Aronica – 6 – Alterna ottimi interventi a svarioni che consentono a Pepe di portarsi pericolosamente al tiro.

Maggio – 7,5 – Il treno azzurro è in forma. Lo sfortunato dirimpettaio, Estigarribia ha il compito arduo di frenarlo, ma è evidente che non ci riesca.
Zuniga – 6 – Stasera al di sopra delle sue solite prestazioni deludenti. Meno balletti sulla palla, cerca di dare il suo apporto in entrambe le fasi riuscendo soltanto in parte a svolgere il proprio ruolo. Grave l’occasione che sbaglia dopo pochi minuti davanti a Storari.

Inler – 7 – A correnti alterne ma decisamente incisivo. Crea gioco per la propria squadra e rompe quello avversario: quello che tutti si aspettavano facesse da inizio anno. E’ questo il vero Inler?
Dzemaili – S.V. – In pratica ha giocato ma è come se non lo avesse fatto. Si fa sentire soltanto in un’azione di contropiede che sbaglia clamorosamente.

Hamsik – 8 – Il gol da solo rimette in piedi l’intera prestazione opaca dello slovacco. Freddezza e precisione: cecchino (quasi) infallibile.
El Pocho – 10 – Non si vuol esser ripetitivi ma il Napoli come al solito ha girato perché ha girato lui. Si procura una grossa occasione nel primo tempo, fornisce assist che Cavani e Hamsik non riescono a trasformare e procura il rigore decisivo. Cavani e Hamsik devono il loro score pesante al fuoriclasse argentino: ma cosa succederà se il Pocho verrà venduto?

Cavani – 5 – A parte il rigore nulla più. Lavezzi gli fornisce un assist perfetto, che l’assistente giudicherà in fuorigioco, su cui el Matador sbaglia clamorosamente calciando fuori. Sul tabellino c’è scritto Cavani, ma leggasi Lavezzi.

Pandev 8 (pochi minuti ma fondamentale), Britos S.V., Dossena S.V.

Mazzarri – 6,5 – Squadra ancora senza idee. La piena sufficienza è giustificata dalle scelte delle risorse umane che, stranamente, stasera erano tutte azzeccate. Il Napoli deve cambiare per fare un salto di qualità definitivo, ma le voci che corrono non certo fanno sperare.

Aurelio De Laurentiis – ZERO SPACCATO – Neanche il tempo di festeggiare e il suo team di marketing aveva già approntato la maglia, da vendere sullo store, della Tim Cup. Quale occasione migliore quindi di esibirla davanti alle telecamere con milioni di tifosi sintonizzati? Lascia andare via Lavezzi (ormai sembra questa la sensazione) a cuor leggero senza neanche tentare di intavolare una trattativa all’ultimo minuto. Un Napoli che cresce significa aggiungere al meglio di questa squadra quei 4-5 giocatori di livello per poter puntare allo scudetto ed a una buona partecipazione alle coppe.
Purtroppo le cose SEMBRANO non andare in questo verso. Il presidente romano, originario di Torre Annunziata, sembra essere troppo legato all’utile economico e poco alla costruzione di una grande squadra.
Ama parlare tanto di progetto, di prendere giocatori giovani per farli diventare campioni ma viene un interrogativo: Cannavaro, Campagnaro e Aronica superano un secolo, o giù di lì, eppure sono stati tutti confermati. Lavezzi, 27 anni, giocatore più importante azzurro viene ceduto nel pieno della maturità e dopo aver svolto il suo processo di crescita. Scusate, forse son duro di comprendonio, ma questo che progetto è?

Marco Branca

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