In Germania è nata l’impresa che crea bugie: la rivincita di Pinocchio

Quando la bugia diventa un business

Quando la bugia diventa un business

Il gran regista Vittorio De Sica doveva barcamenarsi tra due famiglie diverse, l’una non sapeva nulla dell’altra: il problema si presentava a capodanno, quando, la leggenda vuole, il gran regista spostasse in avanti le lancette di una casa..per festeggiare anche in un’altra.
Uno stress notevole che probabilmente oggi, grazie al tedesco Patrick Ulmer, De Sica eviterebbe.

In un periodo di crisi economica, in cui chi ha inventiva è un vincitore, in Germania è stata creata un’azienda atta ad inventare bugie: finti messaggi telefonici, organizzazione di vacanze inesistenti e gestione d’indirizzi postali inventati.
Tale è stato il successo che l’imprenditore ha dovuto aprire una filiale in Austria e probabilmente si allargherà anche in Italia: quante bugie si usano al lavoro e quante spesso in famiglia !.

Patrick Ulmer talvolta ci sguazza nelle tresche altrui.
Uno svizzero si è rivolto all’impresa ed ha preso in affitto un appartamento a Colonia, ove a turno ospita le due moglie inconsapevoli: Ulmer quando sa che l’uomo è in appartamento con una delle donne, si diverte a venirli a trovare, spacciandosi per un collega di lavoro.

Forse l’iniziativa lancerà la moda delle bugie, troppo spesso disprezzate in nome di una certa moralità: chi non ride davanti ad una commedia degli equivoci, interiormente comprendendo che la sua stessa vita è in parte simile ad un film.
La bugia in realtà uno degli strumenti per la crescita intellettiva di un bambino e gli stessi genitori la utilizzano come uno strumento educativo: raccontare le bugie significa tornare bambini o adolescenti, dove ciascuno ha una spettacolare frottola che ha raccontato ai propri genitori.

Qualcuno potrebbe emulare l’idea, ma, nel caso lo stimolo della sincerità sia troppo forte, esistono altri mestieri curiosi ma utili in tempo di crisi.
Secondo una recente indagine i lavori oggi più pagati sono: il cuoco dei sommergibili, il cacciatore di taglie o il manichino umano.
Si tratta di allontanarsi parecchio da casa, parlando d’Australia o Stati Uniti d’America, però il prezzo ne vale la candela, poiché si tratta di 200.000 dollari l’anno: fondamentale è però meglio prima accertarsi che i lavori siano realmente quelli indicati, poiché laggiù si potrebbe incappare in un’altra azienda di bugie, che invece si diverte a truffare la gente.

Aumentando il business delle bugie, il mondo cambia e si rivaluta la fiaba di Pinocchio.
Il gatto, la volpe e gli inventori del paese dei balocchi diventano grandi imprenditori: magari meno smaliziati i due imbroglioni, ma sicuramente all’avanguardia l’inventore del paese dei balocchi ( che sfrutterebbe dei ragazzini discoli per farne degli asini buoni per la soma).
La conclusione felice della fiaba sarebbe una sconfitta per questo nuovo business: umiliata da una fatina dai capelli turchini, un grillo parlante ed un umile falegname.

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