Il principe abusivo, esordio alla regia di Alessandro Siani

Alessandro Siani in una scena del suo film: Il principe abusivo

Alessandro Siani in una scena del suo film: Il principe abusivo

Il principe abusivo è l’esordio da regista del comico napoletano Alessandro Siani. Forte dei grandi successi di Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord, il comico si lancia in questa sua nuova avventura. La storia è semplice. La bella principessa di un piccolo regno ( la brava Sarah Felberbaum) vuole essere famosa e amata dai suoi sudditi. Il ciambellano di corte ( Christian De Sica) le consiglia di fidanzarsi per finta con un ragazzo povero, creando così un falso scandalo a corte per far parlare di sé su tutti i rotocalchi. Il prescelto è Antonio( Siani ), un ragazzo di Napoli che vive di espedienti. Questo è l’inizio di una girandola di inconvenienti per la bella principessa e la sua nobile vita. Il plot del film è già visto ma per un esordiente alla sua prima prova non si poteva chiedere di più. Il film ha molte situazioni comiche, anche troppe. Siani nel tentativo di far ridere il suo pubblico, lo mitraglia con situazioni divertenti in alcuni casi anche trite e ritrite che non permette al film di respirare. La vera pecca dell’opera è l’utilizzo del dialetto napoletano in modo continuo, che per un pubblico non partenopeo risulta di difficile comprensione. Peccato che il personaggio del traduttore simultaneo napoletano-italiano del bravo Salvatore Misticone viene subito accantonato. Altro errore non aver creato altre scene per due bravi caratteristi come Nello Iorio e Lello Musella. Serena Autieri è brava nella parte della cugina di Siani, mentre De Sica sembra ( ahimè) chiuso nel ruolo di eterno Conte Max. Un passo indietro per il bravo Siani che nei due film di Miniero era riuscito ad imporsi al grande pubblico nazionale.

Ciro Florio

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