Google Glass: gli occhiali ultrasensoriali

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Google Glass è il nome scelto per gli innovativi occhiali di Google basati sul concetto di realtà aumentata ovvero l’arricchimento della percezione sensoriale umana. Google mira a consolidarsi nel settore dei dispositivi indossabili e compra una serie di brevetti da Foxconn. Tra i gadget indossabili ci sono anche gli smartwatch di cui anche  si prevede un boom.

Il giornalista Federico Rampini provando i Google Glass a New York ha affermato: “Uno degli usi più ovvi di Google Glass, e uno dei suoi punti di forza, è come sostituto di ogni videocamera compresa quella dello smartphone. Il vantaggio c’è. L’attività del filmare diventa un prolungamento naturale, spontaneo della mia visione” . Rampini afferma anche che “Google Glass si declina al singolare non per una forzatura grammaticale; in effetti non è neppure un occhiale intero. È una montatura senza lenti. Leggera, serve solo a sorreggere quel micro-visore (micro-sensore, micro-schermo) che racchiude in sé  le funzioni”.  

Gli occhiali di  Brin e Page  permetteranno a chi li indossa di avere un punto di vista diverso sulla realtà. Ad esempio, sarà possibile sfruttare i comandi vocali per avviare una telefonata, una videochiamata, per leggere un nuovo messaggio in arrivo o per inviarne uno a un destinatario nella rubrica, per ottenere indicazioni stradali tramite il servizio Google Maps, per catturare fotografie e video e molto altro per incorporare in un microschermo le funzioni di computer, tablet e smartphone. Da Rampini si apprende inoltre che gli strateghi di Googleplex a Mountain View (California) affermano che “questo occhiale è l’esatto contrario di una tecnologia intrusiva. Oggi, per consultare le nostre email o sms ci estraniamo continuamente, Google Glass rappresenta l’esatto contrario, proseguono i suoi creatori: ti libera”. Torni ad essere il padrone della tua attenzione. Ma anche a Bologna scenari che ricordano Robocop, Guerre Stellari e Matrix ora sono realtà. Infatti gli occhiali sono stati testati in esclusiva per il Corriere  anche in Italia. Gli occhiali per ora hanno poche applicazioni. MusiXmatch sta già sviluppando la sua app dedicata: l’occhiale riconosce le canzoni e trasmette sulla retina i testi che scorrono seguendo la canzone. Le potenzialità del mezzo sono infinite. Basti pensare all‘utilizzo di Glass in sala operatoria.

Bisognerà attendere l’ IFA 2013 a Berlino, la principale fiera della tecnologia consumer in Europa e nel mondo, dal 6 all’11 settembre per scoprire ulteriori novità.

Giuseppina De Angelis

 

 

 

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