Giorgio Napolitano scrive a Fini e Schifani: “Riforma elettorale non più rinviabile”

Il Quirinale auspica al più presto un confronto su diversi modelli di sistema di voto

Mi auguro che l’autorevole opinione dei presidenti delle Camere, nel loro continuo rapporto con i presidenti dei gruppi parlamentari, possa concorrere a sollecitare la oramai opportuna e non rinviabile presentazione in Parlamento di una o più proposte di legge elettorale“. Lo scrive Giorgio Napolitano in una lettera ai presidenti delle Camere Gianfranco Fini e Renato Schifani.

Nel sottolineare la necessità che in Parlamento approdi la riforma del sistema di voto, il Presidente della Repubblica afferma: “Stanno purtroppo trascorrendo le settimane senza che si concretizzi la presentazione alle Camere da parte dei partiti che hanno da tempo annunciato di voler raggiungere in proposito un’intesa tra loro di un progetto di legge sostitutivo di quella vigente per l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato”.

Debbo ricordare – aggiunge il Capo dello Stato – che su questa materia (e più in generale su quella di possibili modifiche istituzionali) consultai nel gennaio scorso i rappresentanti di tutte le forze politiche presenti in Parlamento, ricevendone indicazioni largamente convergenti anche se non del tutto coincidenti a favore di una nuova legge elettorale“. “Mi auguro – è l’auspicio di Napolitano – che l’autorevole opinione dei presidenti delle Camere, nel loro continuo rapporto con i presidenti dei gruppi parlamentari, possa concorrere a sollecitare la oramai opportuna e non rinviabile presentazione in Parlamento di una o più proposte di legge elettorale, anche rimettendo a quella che sarà la volontà maggioritaria delle Camere la decisione sui punti che non risultassero oggetto di più larga intesa preventiva e rimanessero quindi aperti ad un confronto conclusivo. Confronto che è bene non resti ulteriormente chiuso nell’ambito di consultazioni riservate tra partiti”.

Immediate le reazioni politiche alla lettera del Capo dello Stato. “Trovo che la lettera che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato ai Presidenti di Camera e Senato sia sacrosanta” ha affermato Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd al Senato, che ha aggiunto “in questi giorni ho avuto modo di intervenire sul tema della legge elettorale e ribadisco, a nome del mio partito, che le nostre proposte sono, da tempo, depositate in Parlamento e che da domani il Pd è disponibile a una discussione trasparente e alla luce del sole, nelle aule parlamentari”.

Dal Presidente dei senatori dell’IdV, Felice Belisario, un’accoglienza alle parole del Presidente della Repubblica che è anche una rivendicazione. “Napolitano ha messo nero su bianco quello che l’Italia dei Valori dice da tempo: ci vuole una nuova legge elettorale“. Belisario quindi ha chiosato: “Noi ne siamo talmente convinti che dalle parole siamo passati ai fatti. Nel timore che il Parlamento restasse, come è successo, paralizzato dal mantenimento degli equilibri di potere, abbiamo raccolto un anno fa le firme per abrogare il porcellum per via referendaria”.

Di opportuno il richiamo del Presidente Napolitano, ha parlato il deputato del Pdl, Fabio Rampelli. Un richiamo utile a “sollecitare l’approvazione di una nuova legge elettorale, ma ritengo sarebbe più corretto precisare da parte sua – aggiunge Rampelli – che nel nuovo testo i cittadini devono essere protagonisti della vita democratica e sarebbe inaccettabile una riforma che pregiudichi, anche solo parzialmente, le conquiste degli ultimi vent’anni: l’indicazione del premier, la scelta del partito, della coalizione e del programma, il premio di maggioranza, lo sbarramento verso i piccoli partiti”.

Soddisfatto, infine, per l’iniziativa del Quirinale Roberto Giachetti, il deputato del Pd giunto al quarto giorno di sciopero della fame affinché almeno uno dei rami del Parlamento voti un testo di riforma della legge elettorale.

Fonte: grr.rai.it

Riproduzione Riservata ®

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
Ti piace questo articolo? Condividilo: