Europa in attesa fino al 12 settembre: ESM non approvato dalla Corte costituzionale tedesca

Merkel: “Nessuna solidarietà senza controlli”

L’attivazione del fondo salva-stati ESM (European Stability Mechanism) e la possibilità di utilizzarlo anche come strumento “salva spread” per rompere il legame vizioso tra sistema bancario e debito, e ricapitalizzare le banche spagnole, dovrà attendere. Quella che sembrava una manovra immediata non è avvenutaLa Corte Costituzionale Tedesca lascerà l’Europa in attesa fino al 12 settembre per stabilire se gli strumenti per combattere il debito dell’Eurozona possano essere contemplati dalla costituzione tedesca o se violano le leggi che prevedono che sia il parlamento a decidere sul bilancio nazionale.

La Corte costituzionale di Karlsruhe ha annunciato che il verdetto finale riguardo all’approvazione delle norme per la disciplina comunitaria riguardo alla supervisione dei bilanci dovranno essere valutati e discussi a lungo prima di poter essere approvati. Il problema è che sia il fiscal compact, sia l’ESM violano la costituzione tedesca togliendo poteri decisionali al Parlamento.

L’ESM avrebbe dovuto essere attivato entro il primo luglio. La cancelliera Angela Merkel, in un’intervista alla Zdf dice che in Europa “non ci sarà solidarietà senza controlli” e ricorda che “se si ha una moneta comune questo significa, naturalmente, che oltre ai vantaggi ci sono degli obblighi e che le decisioni politiche di ogni singolo membro hanno effetto sugli altri Paesi“.

Dobbiamo avere un’Europa più impegnata”  ha proseguito la cancelliera, aggiungendo che si “deve dare alle istituzioni europee più potere di agire contro chi (quei Paesi) che non rispettano le regole. Un controllo che sia vincolante e che non permetta di violare facilmente le regole che ci siamo imposte“. La Merkel ha poi riconosciuto che “nell’ultimo mese si è fatto di più che negli ultimi anni, ma tuttavia molto altro deve essere fatto“.
E ancora, la cancelliera ha ricordato che “le forze della Germania non sono infinite e noi come l’Europa affrontiamo una competizione mondiale che dobbiamo vincere per mantenere il nostro benessere. Questo è ciò che mi guida e per questo si debbono cambiare alcune cose, anche con durezza, in Europa“.

L’ Europa è  in attesa. Lo scudo europeo anti-spread di fatto esiste, ma le risorse saranno limitate al centinaio di miliardi rimasti in dotazione allo Efsf (European Financial Stability Facility) , finchè il nostro paese e soprattutto la Germania non avranno ratificato il trattato per il fondo salvastati permanente.  Il presidente dell’Eurogruppo, Jean Claude Juncker, ha affermato che “nessuno” dei 17 leader di Eurolandia “si aspetta che l’Italia possa aver bisogno di aiuti”, ma  il declassamento di Moody’s  ha però fatto suonare i campanelli d’allarme per l’Italia.

Il prossimo 20 Luglio, i ministri delle finanze dell’Eurogruppo, daranno l’approvazione formale al ‘memorandum d’intesa con le condizioni per la ricapitalizzazione delle banche e la ristrutturazione delle banche spagnole, con un programma che si concluderà in 12 mesi 

Giusy De Angelis

 

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