Caso marò, ricorso rinviato al 26 luglio

Slitta al 26 luglio il ricorso italiano alla Corte Suprema di Nuova Delhi. Si apre uno spiraglio per il trasferimento dei marò italiani fuori dal carcere

Mentre slitta di oltre due mesi (al 26 luglio) il ricorso del governo italiano alla Corte Suprema di Nuova Delhi, si apre invece uno spiraglio positivo per il trasferimento in tempi brevi dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone fuori dal carcere di Trivandrum dove sono detenuti per la morte di due pescatori avvenuta il 15 febbraio.

Il massimo organo giudiziario indiano ha infatti ordinato allo stato del Kerala di decidere riguardo la richiesta italiana di alloggiare i due militari in una guest-house come era già stato prospettato in una disposizione del Tribunale di Kollam lo scorso 5 marzo. In base alla sentenza di oggi, le autorità di Trivandrum hanno una settimana per decidere su una possibile collocazione esterna al carcere.

Nonostante le insistenze dell’Italia e una petizione presentata l’8 marzo allo Stato del Kerala, non è mai stata individuata una sistemazione diversa dal penitenziario. Nell’udienza odierna, l’avvocato Harish Salve, legale del governo italiano, ha ricordato ai giudici che i due marò ”sono ufficiali con decorazioni al valore” e che quindi dovrebbero essere ospitati in una sistemazione più consona al loro status.

A tal proposito il legale del Kerala, Gopal Subramaniam, ha risposto che non ci sono obiezioni a un trasferimento, ma che ”ci vuole tempo per trovare una sistemazione adeguata” precisando di avere bisogno ”di almeno quattro settimane”. L’intricata matassa della incostituzionalità dell’operato del governo del Kerala e il tema della giurisdizione non sono stati invece considerati nell’udienza di oggi, che quindi è stata l’ultima prima della pausa estiva che inizierà il 14 maggio. La prossima seduta è in programma il 26 luglio.

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