Calcioscommesse, Grassani: “Caso Gianello? Il Napoli non rischia l’Europa”

Dai microfoni di Radio Crc, Mattia Grassani, legale del Napoli, rassicura i tifosi sull’indagine a carico dell’ex tesserato azzurro Matteo Gianello

Mattia Grassani, il legale del Napoli, rassicura i tifosi sull’indagine a carico dell’ex tesserato azzurro Gianello: “Anche in caso di responsabilità oggettiva del Napoli, l’Europa League non è a rischio“. Dai microfoni di Radio Crc l’avvocato dice: “In base alle indicazioni ricevute dalla società partenopea, la Procura Generale ha disposto degli interrogatori. È una fase anticipata dell’inchiesta, a seguito della conclusione delle indagini preliminari gli atti saranno trasmessi alla Procura Federale guidata da Stefano Palazzi. È prematuro poter circoscrivere i contorni dell’indagine“.

PRIMA FASE – “L’inchiesta riguarda sia Gianello che i tesserati che facevano parte della prima squadra del Napoli. La prossima settimana i tesserati saranno ascoltati e potremo saperne qualcosa in più. Allo stato c’è una indagine nei confronti di tesserati rispetto a quanto dichiarato da Gianello nel corso dell’indagine penale. Non c’è un automatismo tra le risultanze delle indagini penali e quelle delle indagini sportive. La Procura Federale  ha detto  farà domande specifiche ai tesserati, dopodiché nel giro di qualche settimana, l’indagine arriverà ad una sua conclusione. È presto per parare di responsabilità oggettiva del Napoli perché siamo in una fase preliminare“.

I RISCHI – “Cosa rischia il Napoli? Mi sento di tranquillizzare i tifosi napoletani per una possibile futura penalizzazione del Napoli, al momento c’è una indagine che riguarda un singolo tesserato che è Gianello, nulla di più. In ogni caso, anche qualora ci dovesse essere un coinvolgimento del Napoli, il regolamento Uefa non determina un automatismo dell’esclusione del club dalla Europa League perché la Uefa valuterà i fatti ed il comportamento della società azzurra e poi prenderà una decisione. Allo stato siamo fiduciosi, ci auguriamo che vengano chiamati testimoni che possano riferire i fatti, non c’è prova del coinvolgimento di Grava, Cannavaro e Mazzarri. In ogni caso  ha concluso Grassani  il comportamento di un singolo non è detto che si ripercuota automaticamente sulla società”.

Fonti: Radio Crc/corrieredellosport.it

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