Calcio Napoli, Mazzarri: “Sono pronto e motivato”

Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, ha tenuto la prima conferenza stampa della nuova stagione a Dimaro, sede del ritiro estivo della squadra partenopea

Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, ha tenuto la prima conferenza stampa della nuova stagione a Dimaro, sede del ritiro estivo della squadra partenopea.

A livello generale, il Napoli è sempre stato competitivo in questi tre anni. Dobbiamo intenderci su cosa significa essere competitivi. Il primo anno, ad esempio, abbiamo collezionato quindici risultati utili consecutivi, poi si può sempre fare di più e migliorare. Sono convinto che con qualsiasi giocatore si possa essere competitivi. Quando un gruppo cresce in maniera esponenziale, bisogna fare acquisti mirati. Pochi ma buoni. La società lo sa e ho espresso le mie idee. Sono il primo a voler vincere, poi l’importante è la chiarezza in modo da informare tutti. Bisogna rispettare quello che la società vuole fare. Rispetto ai primi tre anni, voglio far conoscere un modulo nuovo. Giocheremo con il 3-5-1-1, lo faccio per essere ancora più imprevedibile, vorrò quest’anno poter cambiare pelle di partita in partita. Zuniga è stato un co-titolare l’anno scorso anche in Champions. Ha giocato sempre lui a sinistra, sfruttiamo molto le fasce. Lui crea anche imprevedibilità. E’ un giocatore che è cresciuto tanto e si è posto all’attenzione come elemento importante. Non basta fermarsi, bisogna crescere e non accontentarsi mai. Per la prima volta in 11 anni di carriera, sono in scadenza in modo voluto proprio per avere nuovi stimoli. Volevo averne di forti per trasmettere ai miei giocatori. Sarà una serie A agguerrita e difficile. Lavezzi? E’ stato un giocatore importante in questi tre anni, è andato via per una cifra importante. L’anno scorso siamo stati bravi ad inserire Pandev che aveva nelle corde valori tecnici assoluti. In tante partita senza Pocho, il macedone è stato efficace. Deve solo stare attento a trovare la condizione e ha delle qualità indiscusse. Ci faccio affidamento. Parte titolarissimo assieme a Cavani e Hamsik e sono convinto che Pandev possa dare ottime garanzie. Insigne e Vargas? Proprio nell’ottica della chiarezza, voglio dire che ho allenato giocatori giovani. Bisogna vedere se sono preparati a stare stabilmente nell’alta classifica della serie A. Non so se sono già maturi a reggere la pressione, solo il tempo lo dirà. Sono delle incognite che vanno viste con positività. Cercheremo di aiutarli ad inserirsi, soprattutto per Insigne. Gli ho detto di stare tranquillo. Era bambino, ha esordito con me, è stato bravo in C e in B. Ora gli manca il passo grosso. Deve dimostrare di essere utile in una serie A di altissimo livello. E’ un passo grosso. Il tempo ci dirà se sono protagonisti in questo tipo di rosa. Le cessioni? Ho otto ore al giorno e devo lavorare per fare la tattica, penso poco al mercato. E’ importante la chiarezza. Se voglio vincere, indico alla società elementi fuori budget, se questo non si può fare, si parli chiaro con la gente e sono lieto di allenare una squadra del genere. Le parole di Quagliarella? Quando arrivai, c’erano problemi nello spogliatoio. Io li ho risolti, convincevo tutti con i filmati. Ero il garante del gruppo, ricordo che doveva recuperare una forma fisica accettabile. Se il ragazzo era ancora convinto di certe cose, per il bene del Napoli e suo è stato meglio cederlo. I nostri obiettivi? Consolidare certe posizioni per dare soddisfazione ai tifosi. Noi non ci accontenteremo mai. La Supercoppa? E’ un motivo d’orgoglio. Questa partita mi fa riflettere che abbiamo vinto la Coppa Italia. Questo fa riflettere e mi fa piacere. Inler? Mi aspetto che migliori ancora dopo un anno all’interno del gruppo. Il discorso riguarda pure Dzemaili o lo stesso Zuniga. Voglio uno step successivo. I programmi? Mi chiedete di vincere, la prima scelta è rappresentata da giocatori congeniali per fare questo. Poi se non si possono fare certe cose, lo spiegherà la società. Non è detto che questo non mi porti ad allenare al massimo i giocatori che avrò a disposizione. Non c’è alcun tipo di contrasto, mi devo ripetere: io alleno tutti, pure i giovani. Ripeto, io sono uno stipendiato e mi metto a disposizione della società. Vi dico due situazioni alla Reggina: avevo Bianchi che era un giovane e Amoruso che era considerato finito. Hanno segnato 18 e 17 gol. Il calcioscommesse? A noi tocca marginalmente. Parlo per me, il mio è stato un contributo sereno. E’ andato tutto bene. La griglia di partenza è determinata dai valori. Ce ne sono alcuni superiori ai nostri sulla carta, ma noi tenteremo di sovvertirli. Donadel? Da quanto mi dicono, sta facendo riabilitazione. Dalla prossima settimana, farà calcio con i compagni. E’ un giocatore importante e potrebbe essere un acquisto. Cuadrado? Non parlo di chi non è nel Napoli. Lo dirò in privato a De Laurentiis e Bigon se me lo chiederanno. L’Europe League? Può essere un terreno per far crescere i talenti. Si può ragionare in maniera diversa per perdere meno punti in campionato. Questo non significa che non onoreremo la competizione nel modo giusto. Farò considerazioni in base all’esperienza della scorsa stagione. Le amichevoli? Consideriamole sempre come tali. La crescita deve essere graduale, bisogna arrivare alla Supercoppa più vicino possibile alla forma migliore. Il top player? La probabilità di vincere se prendi campionissimi è maggiore, questo però non significa che non possiamo sorprendere qualora non dovessero arrivare. Cavani ha avuto una crescita vertiginosa con noi ed è diventato un top player. Questo è un esempio calzante. Voglio essere stimolato. Ho detto ai ragazzi di scordarsi il vecchio Mazzarri e considerarmi un nuovo allenatore. Finora abbiamo sempre lottato e abbiamo sempre avuto un’anima. Se facciamo le stesse cose, possiamo fare ancora meglio con l’esperienza che abbiamo. Non siamo i soli a correre, la serie A sarà difficile, sono tornate Sampdoria e Toro. Non darò frasi ad effetto. Sul mercato, ho dato indicazioni precise: 2-3 giocatori al massimo che fossero superiori ai nostri e non è facile. Se non si potranno prendere o non si sono presi, la società spiegherà i motivi. Ripeto, la chiarezza è fondamentale. Britos? Spero stia bene, può dare tanto. Fernandez? Ci sarà spazio per tutti. Può giocare sia al posto di Campagnaro che di Cannavaro. Un regista alla Pirlo? Abbiamo preso Inler che faceva questo ruolo all’Udinese, il centrale già lo abbiamo. Dovrebbe essere lui quello più adatto, a meno che non si vadano prendere extraterrestri dal Barcellona”.

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