Calcio, Balotelli: “Non ho paura. Io più uomo che Peter Pan”

Conferenza stampa di Mario Balotelli a Kiev. Resta tranquillo fino alla fine, quando molla la battuta sul culo e la Nutella per rispondere ad alcune critiche

Conferenza stampa di Mario Balotelli a Kiev. Resta tranquillo fino alla fine, quando molla la battuta sul culo e la Nutella per rispondere ad alcune critiche. «Fin da quando ero bambino questa maglia mi emoziona, ma è normale. L’unica cosa che non andava nelle prime due partite era che non ho fatto gol, ma non ero arrabbiato, né avevo problemi in squadra o fuori, nella mia vita. Stavo bene a differenza di qualche tuo collega che diceva che avevo il culo nella Nutella e queste cazzate qua».

Contro l’Inghilterra, che intenzione ha, di farci divertire o arrabbiare?
«Non so cosa intendi per divertire o arrabbiare, io voglio dare il massimo, come tutti i miei compagni, poi se ti diverti o ti arrabbi…».

Il gol all’Irlanda l’ha sbloccata? E questa è l’occasione giusta per dimostrare che esiste un solo Balotelli?
«Il Mario persona non devo dimostrarlo a nessuno, né agli inglesi né agli italiani, chi mi conosce sa come sono. Con l’Irlanda ho segnato un gol importante che cercavo e non ero riuscito a fare, ma non ero bloccato in nessun modo».

Se segna esulterà?
«Prima devo fare gol, poi vediamo».

Cosa si aspetta dalla gara con l’Inghilterra e come sarà il suo confronto con i compagni del City?
«Cercherò di rispondere in inglese. Mi ripete la domanda?»

Cosa si aspetta dalla gara con l’Inghilterra e come sarà il suo confronto con i compagni del City?
«Spero in una bella partita, sarà bello giocare contro i miei compagni, mi conosco e li conosco; non mi aspetto niente di speciale, solo di vincere, anche se sono miei compagni di squadra spero di vederli perdere».

Fra gli inglesi chi è il suo miglior amico e di chi ha più paura?
«Tutti quelli che giocano con me sono amici, Milner, Hart e Lescott. Chi temo di più? Nessuno».

Il fatto che è qui a parlare vuol dire che vuole essere decisivo?
«Sono qua perché a turno veniamo tutti a parlare».

Hart ha detto: ci sono due Balotelli, uno fortissimo e l’altro che al primo errore becca il cartellino rosso
«Fortunato lui che ne conosce due».

Hai parlato con i suoi compagni inglesi?
«No, e non ho mai detto nulla dell’Inghilterra né del Manchester City».

Raiola l’ha definita un Peter Pan, De Rossi invece ha detto che lei è un ometto
«Sono metafore per dire com’è Mario. Io penso di essere uomo, ma sinceramente non devo dirlo, lo sono e basta. Però se Mino ha detto sono Peter Pan è per simpatia. E comunque posso esserlo perché sono libero. Ma mi sento più uomo di Peter Pan».

Prandelli ci ha spiegato le critiche che le ha fatto in questi giorni. A lei sono dispiaciute?
«Le critiche ci sono sempre perché è normale in 50′-60′ gli errori li fai e le critiche servono per migliorare».

Fonte: corrieredellosport.it

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