Berlusconi attacca Monti: “Inderteminatezza più assoluta”

Monti incontra i leader dei partiti in vista del vertice UE. Il Cavaliere critica la linea del governo. Si dice pronto a fare il Ministro in un governo Alfano

Abbiamo mangiato bene”. Alla fine del lungo pranzo di lavoro a con il Premier Mario Monti, a Palazzo Chigi, Silvio Berlusconi rilascia un unico, eloquente commento. Aspetta l’assemblea dei gruppi del Pdl per aggiungere qualche particolare: “Abbiamo riportato le inquietudini del gruppo, voteremo la fiducia nonostante condividiamo il parere del presidente del Confindustria su questa legge”, racconta l’ex Premier. Che precisa: “Ci ha detto Monti che il 28 ci sarà qualche provvedimento ma solo per abbassare gli spread. La misura ancora non è scritta ma ci ha detto che farà in modo di ottenere altri risultati. Altre misure non sono state identificate. Siamo andati via con una sensazione di indeterminatezza”.

Il 78% dei nostri elettori non è d’accordo nel sostenere una linea d’appoggio al governo, spiega ancora ai parlamentari del Pdl. E fa conoscere quelle che potrebbero essere le sue reali intenzioni: “Sono disponibile a fare il Ministro dell’economia in un governo guidato da Alfano. Ha ragione Angelino quando dice che con il 40% si può tornare a vincere, ma abbiamo anche la possibilità di avere un’altra legge elettorale. Stiamo facendo in questi giorni degli incontri con la sinistra che è pure preoccupata di andare al voto con quella attuale”. La soluzione? Una legge proporzionale alla tedesca.

Non dobbiamo rinunciare ai pensionati, a Sgarbi, ai responsabili – puntualizza poi Berlusconi –. Paghiamo un prezzo altissimo in termini elettorale, il 54% dei nostri elettori si è astenuto alle amministrative. Per questo ho parlato di liste civiche perché c’è stata una processione di persone venute da me per chiedermi se ero disponibile ad avallare questi progetti. Io non ho dato alcun assenso, ho solo ascoltato. Sono contrario all’arlecchinata di decine di liste perché puoi vincere, ma è difficile governare”.

L’ipotesi della rottura per adesso è però lontana: se il centrodestra togliesse la fiducia, “dovremmo preparare i nostri elettori al voto, oltre allo sconcerto che la caduta di questo governo creerebbe”, sottolinea il Cavaliere, a detta del quale da Bruxelles definiscono “catastrofico” questo possibile scenario.

Altre misure, a parte questa tendenza di prevedere l’intervento della Bce e del fondo Salva Stati sui titoli pubblici dei paesi virtuosi con spread troppo alto, non sono state individuate, fa sapere Berlusconi. Monti si è però detto disponibile a continuare ad oltranza l’incontro con i Capi di Stato e di governo per trovare una soluzione e delle mozioni in vista del vertice UE. Dopo il pranzo con Berlusconi, Alfano e Letta, alle 19 è poi in programma l’incontro tra il Premier e il Segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Al centro dei colloqui con i leader dei partiti di maggioranza futuro dell’eurozona e spending review dei conti pubblici.

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