Benzina, record storico

ROMA – La soglia di 1,568 euro al litro raggiunta oggi dalla benzina verde nei distributori della Esso rappresenta il nuovo record storico, dopo il massimo di 1,560 euro toccato il 15 luglio del 2008. Si tratta del record del prezzo consigliato sul territorio nazionale, che poi sale anche oltre 1,6 euro in alcune aree del Paese, come la Campania, a causa delle addizionali regionali.
Adoc:”Fino a1.200 euro l’anno su tasche delle famiglie”. “Se gli aumenti dei carburanti dovessero continuare con gli stessi ritmi di questi ultimi giorni entro due mesi la verde supererebbe quota 1,70 euro al litro”. L’allarme arriva dal presidente dell’Adoc, Carlo Pileri, secondo il quale in un simile scenario si avrebbe “una significativa ripercussione sui bilanci delle famiglie”. Il tutto, unito anche all’inflazione, rischia di tradursi in “un maggior esborso per le famiglie pari a 1.200 euro l’anno”, per quello che pileri definisce “un vero e proprio shock economico”.
“Potrebbe superare quota 1,70”. Il ‘caro carburanti’, sottolinea il presidente dell’associazione dei consumatori, “fa la parte del leone”, con una benzina che potrebbe superare quota 1,70 euro al litro entro i prossimi due mesi. Con il rialzo del costo del greggio il gasolio per riscaldamento “potrebbe arrivare a costare il 30% in più rispetto a un anno fa”. In pratica un pieno di 40 litri “potrebbe passare per la benzina dai 54 euro di dicembre 2010 ai 68,8 euro ad
aprile 2011, con una maggiore spesa che su base annua potrebbe toccare 370 euro”. Una situazione “abbastanza simile per il gasolio”, continua pileri, dove “si passerebbe da 52 euro per un pieno di 40 litri a 67,20 euro con una maggiore spesa annua di 380 euro”.
Aumenti a catena in altri settori. Aumenti a catena si verificherebbero in altri settori, dai trasporti agli alimentari, dall’energia al riscaldamento. Per calmierare i prezzi dei prodotti petroliferi, suggerisce il presidente dell’adoc, torna a chiedere di intervenire per “ridurre l’accisa e congelare l’iva”. Per Pileri è poi necessario “attuare la liberalizzazione dei distributori no logo anche in autostrada e nelle grandi città”, perché nei distributori no-logo il prezzo della benzina “mediamente è inferiore del 5,8%, circa 8 centesimi in meno, mentre per il diesel si risparmiano 7 centesimi”.

ROMA – La soglia di 1,568 euro al litro raggiunta oggi dalla benzina verde nei distributori della Esso rappresenta il nuovo record storico, dopo il massimo di 1,560 euro toccato il 15 luglio del 2008. Si tratta del record del prezzo consigliato sul territorio nazionale, che poi sale anche oltre 1,6 euro in alcune aree del Paese, come la Campania, a causa delle addizionali regionali.
Adoc:”Fino a1.200 euro l’anno su tasche delle famiglie”. “Se gli aumenti dei carburanti dovessero continuare con gli stessi ritmi di questi ultimi giorni entro due mesi la verde supererebbe quota 1,70 euro al litro”. L’allarme arriva dal presidente dell’Adoc, Carlo Pileri, secondo il quale in un simile scenario si avrebbe “una significativa ripercussione sui bilanci delle famiglie”. Il tutto, unito anche all’inflazione, rischia di tradursi in “un maggior esborso per le famiglie pari a 1.200 euro l’anno”, per quello che pileri definisce “un vero e proprio shock economico”.
“Potrebbe superare quota 1,70”. Il ‘caro carburanti’, sottolinea il presidente dell’associazione dei consumatori, “fa la parte del leone”, con una benzina che potrebbe superare quota 1,70 euro al litro entro i prossimi due mesi. Con il rialzo del costo del greggio il gasolio per riscaldamento “potrebbe arrivare a costare il 30% in più rispetto a un anno fa”. In pratica un pieno di 40 litri “potrebbe passare per la benzina dai 54 euro di dicembre 2010 ai 68,8 euro ad aprile 2011, con una maggiore spesa che su base annua potrebbe toccare 370 euro”. Una situazione “abbastanza simile per il gasolio”, continua pileri, dove “si passerebbe da 52 euro per un pieno di 40 litri a 67,20 euro con una maggiore spesa annua di 380 euro”.
Aumenti a catena in altri settori. Aumenti a catena si verificherebbero in altri settori, dai trasporti agli alimentari, dall’energia al riscaldamento. Per calmierare i prezzi dei prodotti petroliferi, suggerisce il presidente dell’adoc, torna a chiedere di intervenire per “ridurre l’accisa e congelare l’iva”. Per Pileri è poi necessario “attuare la liberalizzazione dei distributori no logo anche in autostrada e nelle grandi città”, perché nei distributori no-logo il prezzo della benzina “mediamente è inferiore del 5,8%, circa 8 centesimi in meno, mentre per il diesel si risparmiano 7 centesimi”.

Fonte: Repubblica.it

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