Arrivano le nuove Brigate rosse. Scatta l’allarme terrorismo

Simpatizzanti delle nuove Brigate rosse

L’attentato a Roberto Adinolfi, amministratore delegato dell’Ansaldo nucleare, gambizzato dagli anarchici del Fai a Genova, ha fatto riflettere sui rischi di un possibile ritorno agli anni di piombo, soprattutto dopo aver assistito nell’aula del processo contro le cosiddette nuove Brigate Rosse a scene molto simili a quelle dei processi degli anni ‘70. Uno degli imputati, Vincenzo Sisi, ha dichiarato dalla gabbia dei deputati: “Non abbiamo nulla da giustificare e niente da cui difenderci, e’ una questione politica. Di fronte alla catastrofe del capitalismo, non c’e’ altro sbocco che la lotta armata. Solo con le armi si sovvertono i poteri, parlo come operaio comunista che ha preso le armi”.

Un altro imputato, Claudio Latino, ha spiegato “Non amiamo la violenza, non abbiamo il gusto romantico della violenza, ma è inevitabile. Nessun gruppo di dominatori nella storia ha mai abbandonato pacificamente il potere”, invitando poi “tutte le avanguardie comuniste e operaie ad organizzarsi”. In aula e anche fuori dal tribunale, alcuni “ammiratori” dei tre imputati hanno mostrato il loro sostegno sfoggiando cartelli su cui si potevano leggere scritte come: “la rivoluzione e la lotta non si processano, solidarietà ai compagni arrestati”.

Il ministro degli interni Anna Maria Cancellieri, ha mostrato profonda preoccupazione per le ultime vicende, soprattutto la paura che possano ricominciare una serie di attacchi terroristici fino a rivivere le tristi vicende degli anni di piombo. Il suo obiettivo ora è quello di rafforzare le scorte di politici e manager e lavorare contro i possibili attacchi futuri. Proprio due giorni fa, al Salone del Libro di Torino, dove ha partecipato a un incontro su Falcone e Borsellino, ha dichiarato che  “Il rischio escalation esiste, è una situazione che richiede molto rigore. La rivendicazione del Fai è attendibile. Almeno abbiamo individuato la matrice e adesso bisogna lavorare”.


Ma Anna Maria Cancellieri non si riferiva solo all’attacco terroristico contro Adinolfi. E’ probabile infatti che a questo episodio sia collegato anche quello del pacco bomba spedito alla direzione generale di Equitalia, vicenda per la quale la Cancellieri ha commentato: “L’attacco contro le istituzioni non è più tollerabile, qualsiasi attacco contro Equitalia sarà considerato come un atto contro lo Stato”. Con le parole del ministro dell’interno sembra essere d’accordo anche Pierluigi Bersani che oggi durante un incontro a Genova con i dipendenti dell’Ansaldo ha commentato: “Non possiamo permetterci un rigurgito di terrore e violenza. Bisogna alzare la guardia e bisogna che ci sia attenzione da parte di tutti, non solo delle forze dell’ordine ma anche dell’opinione pubblica, perché bisogna stare attenti alle parole che si dicono e ai gesti che si fanno. C’é gente che non deve poter avere acqua in cui nuotare”.

Anna Panarella

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