Intervista agli A Rainy Day In Bergen

La cover dell’LP degli A Rainy Day In Bergen

C’è un filo conduttore fatto di velluto blu fra Salerno e Bergen, Norvegia. Questo filo è solo la punta della matassa emozionale che lega gli A Rainy Day In Bergen alle atmosfere glacialmente calde del sound proveniente dal Nord Europa, un qualcosa impastato con il tipico calore che sprigionano quelle terre, fatte di lunghi inverni e di tanta passione profusa nonostante i cliché fin troppo facili da desumere. Abbiamo fatto una chiacchierata con Pasquale Aliberti, basso elettrico e voce del terzetto.

A Rainy Day In Bergen, un progetto che parte dal 2005 col nome “Underscore”, due mini-lp, partecipazioni in compilation di musica indie, e poi vi siete persi a Bergen in un giorno di pioggia. Qual è il vostro rapporto con la Norvegia?

Ci siamo persi nell’idea di questo splendido paese scandinavo, proiettandoci in questa atmosfera che sentivamo così affine a quella della nostra musica : cupa ma colorata, calda ma emozionante.
Ci siamo poi persi nell’idea di questa città , Bergen, che somiglia alla nostra ma trasportata nella realtà norvegese . Fattori comuni il mare, il fervore, la cultura giovanile, le tradizioni ma calati in uno scenario climatico e in un equilibrio sociale totalmente opposti.
E dopo esserci persi in queste idee ci siamo realmente innamorati di questo paese durante il nostro viaggio. Il nostro tributo ha sorpreso i Bergensi ed ha riscontrato una grande attenzione da parte loro in quanto gente comune ed attori del mondo musicale. Stiamo progettando di tornare per un tour norvegese. Accadrà a breve.

Un trio composto da tastiere, basso e batteria: la Nazionale Spagnola con il suo “falso Nueve” (n.d.r. un falso centravanti interpretato da un centrocampista offensivo come prima punta di movimento) ci ha vinto un europeo di calcio, la vostra è stata strategia ben precisa o un’esigenza nata con gli anni?

Abbiamo scelto questa lineup quando abbiamo capito che il nucleo della band era questo e che così potevamo creare un nostro “modulo di gioco” che ci distinguesse dalle altre “squadre”. Ciò è accaduto quando il nucleo si è trovato effettivamente senza chitarrista poco dopo l’inizio del nostro cammino. In effetti abbiamo riscontrato che la mancanza di una chitarra lascia ampi spazi di espressione a strumenti come i synth, il piano ed il basso se suonati “giocando a tutto campo” liberandoli dai loro usuali “schemi di gioco”

Il disco omonimo è uscito il 6 Aprile di quest’anno per AF-Music (label tedesca), dove avete registrato e quali sono state le difficoltà che avete riscontrato fra registrazione e post-produzione?

L’album è stato registrato con il preziosissimo contributo della produzione artistica di Francesco Tedesco dei Da’namaste presso il suo studio di Nocera Inferiore (SA), sulla scia del lavoro cominciato con lui con i nostri EP degli anni precedenti, affinando col tempo l’intesa artistica sin da subito chiaramente riscontrabile.
Sicuramente impacchettare il nostro particolare sound in un mix da disco non è stato un lavoro ordinario e immediato ma è stata una esperienza estremamente stimolante che ci ha arricchiti tantissimo. Il risultato ha premiato l’audacia ed ha affinato ancora di più la direzione del progetto che ha ottenuto un prodotto di qualità, primo requisito che la nostra label necessita per sua politica per considerare un disco da distribuire.

Album in download digitale su Bandcamp, un singolo (Struggling For Breath) con tanto di video ben realizzato e sognante su Youtube: dalla Norvegia all’Italia e alla Campania, quanto è importante per una band il supporto digitale e la Rete ai giorni nostri?

Siamo una band che basa quasi tutto il suo lavoro promozionale sul mondo digitale. La nostra label incentra il suo lavoro sulla distribuzione digitale e noi facciamo sempre più affidamento sulla promozione sui social network e sulle risorse web.
Ovviamente il passaparola resta il miglior mezzo di promozione della musica, seppur lento, ma ciò è giusto perchè esso fa realmente andare avanti la musica che emoziona le persone a tal punto da indurle a condividerla con gli altri.

Segnala ai lettori de LA Rosa Nera dove poter ascoltarvi live prossimamente

Dopo un giro della scena campania fatto la scorsa primavera stiamo organizzando una seconda fase del nostro tour di promozione dell’album che partirà nell’autunno da altri locali campani tra Cava de’ Tirreni (Tex Saloon nuova gestione), Aversa (Zia Kasteel’s), Scafati (Ferro 3) . Queste date daranno il “LA” alla rassegna di 10 date curate dal nostro booking nazionale che partendo dalla lombardia attraverseranno lo stivale durante tutto l’inverno.

Marco Della Gatta

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